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Tanzania

Tecnicamente anche in Tanzania è possibile svolgere un Safari in autonomia noleggiando un auto, sebbene fortemente sconsigliato per diversi motivi: le guide sono ovviamente più esperte nel guidare nei parchi, riparare le jeep in caso di guasti, avvistare gli animali e, oltretutto, comunicano tra loro via radio esclusivamente in Swahili. Inoltre non sono molte le agenzie che affittano 4x4 ai turisti considerato il rischio elevato, quindi non è detto che a livello economico effettivamente si risparmi. 


Di conseguenza un safari in Tanzania è caro per definizione, qualunque sia la modalità che sceglierete. Ci sono ovviamente diverse opzioni che incidono sulla spesa: 


•    Numero di giorni: ça va sans dire, ogni giorno aggiuntivo di Safari aumenta la spesa complessiva. 

•   Numero di persone: le jeep utilizzate sono normalmente da 8 persone (compresi autista e guida), quindi il numero del gruppo che minimizza le spese è teoricamente 6 persone, in modo da dividere quanto meno le spese di noleggio jeep e benzina.


•    Tipologia pernottamento
1) le tende sono chiaramente le più economiche ma anche le più limitanti in termini di fruibilità dell’esperienza. È necessario infatti ritirarvisi non appena fa buio per il pericolo animali
2) Alberghi al di fuori dei parchi: soluzioni più comode delle tende ma obbligano a più tempo in jeep per uscire e rientrare nei parchi
3) Lodge / campi tendati all’interno dei parchi: soluzioni più belle e comode, potenzialmente senza limite al lusso (e alla spesa)


•    Tipo di agenzia: molte agenzie sono a gestione totalmente internazionale, altre sono a gestione mista internazionale / tanzaniana. È molto difficile trovare agenzie esclusivamente locali, in quanto spesso non dispongono di mezzi economici e di marketing sufficienti a sostenere da soli questo business. 
 

Noi abbiamo avuto la fortuna di aver trovato, tramite un amico comune, un’agenzia italo – tanzaniana di recente apertura che aveva ottimi prezzi e di cui siamo stati veramente contenti, Uroadventure. Ovviamente non abbiamo potuto contare sul conforto di varie recensioni, ma ci siamo fidati della loro proposta e non ci siamo pentiti. Antonio si occupa dell’organizzazione pre-partenza con un approccio molto amichevole e flessibile, mentre Erik si prende cura dei turisti una volta arrivati in Tanzania. Benché giovanissimo, Erik ha già fatto per anni la guida safari ed ha la massima esperienza sia come autista sia per l’avvistamento animali. Parla italiano ed è dotato da una pazienza infinita per mostrare ogni singola specie, ma allo stesso tempo è estremamente rispettoso nei confronti della natura e degli animali. Inoltre ci ha viziati con delle pazzesche patatine fritte preparate apposta da sua moglie, che sono diventate la nostra droga quotidiana durante i cinque giorni di safari. 
 

Parchi del Nord
Tarangire: parco bellissimo soprattutto per gli enormi baobab che lo popolano e gli elefanti. Non si vedono molti felini
Ngorongoro: altro parco magnifico per l’ambiente: al suo interno si trova un immenso cratere vulcanico le cui pareti sono ammantate di una ricca foresta mentre all’interno sono presenti diversi habitat e moltissime specie di animali durante tutto l’anno. 
Serengeti: trattasi di un’enorme pianura che collega la Tanzania al Kenya. A livello ambientale è il meno bello in quanto molto spesso non si vede altro che terra e bassi arbusti a perdita d’occhio. Si tratta però di un’occasione magnifica per vedere grandi quantità di felini.
Lake Manyara: Tra i quattro parchi visitati è sicuramente il meno affascinante. I fenicotteri rosa che lo popolano si riescono a vedere solo da molto lontano. In caso di disponibilità di meno giorni è sicuramente quello che eliminerei (quantomeno se visitato, come noi, durante il periodo secco). 

Arusha
Alla fine del Safari passiamo un giorno ad Arusha, principalmente perché ci conveniva a livello di costo del volo aereo di ritorno. Abbiamo visitato il mercato e girovagato per la città, con una pausa al Old Bomba Museum, il museo di storia naturale. Qui veniamo accompagnati da una guida veramente premurosa di spiegarci ogni piccolo reperto di questo museo, di per sé abbastanza malconcio. 
In generale se vi ci trovate è interessante per vedere uno spaccato di vita africana, ma non vale la pena fermarsi apposta.
 
Consigli pratici
A differenza di quanto mi aspettassi, il Safari non è in se e per se qualcosa di molto avventuroso. Non potendo scendere dall’auto per motivi di sicurezza, tutto ciò che viene fatto è osservare gli animali dalla jeep. Non occorre quindi alcuna particolare preparazione fisica / propensione al rischio per fare un Safari in Tanzania, molto adatto secondo me anche ai bambini. 
È sicuramente stancante passare molte ore sulla jeep, spesso svegliandosi all’alba, ma non è la stanchezza data da attività fisica intensa. 


Per quanto riguarda l’abbigliamento, vengono solitamente consigliati abiti sportivi, lunghi, traspiranti e chiari, preferibilmente in cotone o lino. La verità è che, passando tutto il tempo sulla jeep, qualsiasi abbigliamento comodo va bene, indipendentemente da colore o composizione. Conviene essere attrezzati con abbigliamento a cipolla, in quanto l’escursione termica può essere significativa (soprattutto nel Ngorongoro).
Se andate durante la nostra estate in Tanzania la stagione è secca, per cui non è neanche necessario fare attenzione ad avere addosso colori chiari per non attirare le zanzare. Anche il sole non costituisce un problema in quanto le jeep sono dotate di tettuccio che si solleva, quindi sarete sempre all’ombra.  Un elemento da considerare è piuttosto la polvere, di cui vi ritroverete perennemente inondati. Può quindi essere utile portare dei foulard da poter mettere davanti alla bocca per non respirarne troppa.  Un paio di comode scarpe da ginnastica sono sufficienti, non occorre avere scarpe da trekking.  

 

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Safari

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Non viaggio per lavoro, viaggio per cercare di scoprire come ogni popolo cerca la sua felicità. Amo pensare alla sensazione di colore che ogni viaggio mi lascia nei ricordi e nel cuore.

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Mi piace organizzare i miei viaggi in autonomia, questo blog è per condividere tutte le informazioni pratiche, le impressioni e le sensazioni raccolte in giro per il mondo.

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