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Russia

31 Dicembre 2019 - 7 Gennaio 2020

Splendide San Pietroburgo e Mosca

Stavolta la scelta del colore è stata facile come non mai: oro!

In primis è il colore della maggior parte delle cupole di chiese e cattedrali, nonché sfumatura predominante delle ricchissime decorazioni dei palazzi zaristi.

Avendo visitato Mosca e San Pietroburgo nel periodo natalizio, è anche il colore in assoluto prevalente lungo tutte le strade, scintillanti di luci e decorazione come mai visto prima, trasmettendo bene l’idea di vistoso sfarzo che la parte ricca della Russia ama spesso sfoggiare. 

Viaggio con Carlo

L’idea della Russia per Capodanno è nata, in tutta sincerità, dai prezzi particolarmente allettanti dei voli aerei, in confronto a tutte le altre destinazioni dalle temperature più miti. Abbiamo così deciso di cogliere l’occasione, che ben si conciliava con la nostra idea che bisognerebbe cercare di visitare i luoghi nel periodo in cui danno la massima espressione di sé. E quale stagione, se non l’inverno, è tipicamente associata alla Russia?

Prendiamo quindi la decisione di affrontare il grande freddo e prenotiamo i voli con bagaglio in stiva, in modo da poterci portare maglioni e strati caldi in abbondanza, ben consapevoli che sarà comunque la vodka, e non la lana, a fare la differenza in termini di sopravvivenza.

Fortunatamente, o sfortunatamente, a seconda dei punti di vista, queste preoccupazioni non si sono rivelate affatto necessarie: a parte un unico giorno in cui il termometro ha toccato -7, la temperatura è sempre stata attorno agli 0 gradi centigradi e le due città erano totalmente prive di neve depositata. Il pro è, ovviamente, che siamo stati tutto il giorno in giro, camminando in lungo e in largo per queste enormi città; il contro è non aver goduto proprio di quel paesaggio e di quella sensazione di freddo totalizzante che ci aveva spinti a questo viaggio in pieno inverno.

Un altro vantaggio del periodo di Capodanno è vedere come i russi vivano questa festività e quella natalizia. A causa dello slittamento del calendario ortodosso, il Natale in Russia viene festeggiato il 7 gennaio. Sebbene le città siano letteralmente ricoperte di addobbi natalizi, luci scintillanti rosse e dorate, alberi di Natale mastodontici… la festività più sentita è decisamente il Capodanno, unica celebrazione che, in quanto aconfessionale, non è stata abolita neanche durante il periodo sovietico.

Il 31 dicembre emerge senza inibizioni lo stile sfrenato dei festeggiamenti russi, che iniziano con cenoni presso la propria famiglia e proseguono, insensibili al gelo, nelle strade e nelle piazze, per ascoltare il discorso di mezzanotte del Presidente e vedere i fuochi d’artificio ( che INIZIANO alle 2.30 di notte) per poi proseguire fino a mattina.

 

Mosca e San Pietroburgo ci sono parse città mediamente efficienti considerata la dimensione,  (soprattutto Mosca, prima città europea per dimensioni con i suoi 12 milioni di persone), abbastanza pulite, tanto sfavillanti da diventare pacchiane (quanto meno le zone centrali). Entrambe le città ci hanno lasciato una sensazione di ricerca continua di esibizione di modernità e grandiosità, che penso abbia poco a che vedere con la restante immensità che è il territorio russo. È stato molto interessante sentire da un giovane moscovita, innamorato dei viaggi e dell’Europa, come il resto della sua nazione non presentasse per lui alcun interesse o attrattiva, sia per la situazione di povertà ed inefficienza in cui versa, sia per gli elevati costi che comporterebbe recarsi in quelle zone poco servite a livello turistico.

Sarebbe un viaggio estremamente interessante e penso profondamente diverso addentrarsi nella parte più asiatica e remota della Russia, ma necessita sicuramente più tempo ed organizzazione.

 

Un dilemma che sento spesso porre è se sia più bella Mosca o San Pietroburgo. Mi pare che vox populi prediliga la più europea ed elegante San Pietroburgo. Per quanto mi riguarda faccio fatica a stabilire un primato. Condivido i pareri sul fatto che San Pietroburgo sia più fine e vicina alle città europee, ma allo stesso tempo la Piazza Rossa e il Cremlino, così come la sensazione di immensità di Mosca, hanno un fascino ineguagliabile.

Durante questo viaggio non abbiamo visitato le residenze zariste nelle rispettive campagne, in primo luogo perché, essendo uno dei punti forti di queste regge i giardini, avrebbe avuto poco senso vederli con tutte le piante spoglie e sfiorite, in secondo luogo perché mi interessa decisamente di più cercare di capire come viveva la gente comune piuttosto che i ricchissimi regnanti, molto simili, nel loro sfarzo, da paese a paese.

 

I russi non sono propriamente definibili come una popolazione ospitale ed accogliente. Raramente si mostrano gentili, sono per lo più freddi e distaccati. Specialmente a Mosca, spesso non parlano una parola di inglese e non si sforzano particolarmente nella comunicazione. Non sono riuscita a comprendere se questo fosse motivato da un astio latente nei confronti degli europei o se sia, semplicemente, il loro carattere, forgiato nei secoli da una natura ostile ed una storia complessa.

 

I russi mi sono sembrati abbastanza ossessionati dalla sicurezza: soprattutto a Mosca, c’era parecchia polizia e ogni accesso alla Piazza Rossa veniva controllato con metal detector.

Alcune strade del centro storico erano completamente chiuse durante la notte e file lunghissime di camion stazionavano lungo le strade delimitanti il centro, a protezione di eventuali attacchi terroristici.

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s.Pietroburgo

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Mosca

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Non viaggio per lavoro, viaggio per cercare di scoprire come ogni popolo cerca la sua felicità. Amo pensare alla sensazione di colore che ogni viaggio mi lascia nei ricordi e nel cuore.

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Mi piace organizzare i miei viaggi in autonomia, questo blog è per condividere tutte le informazioni pratiche, le impressioni e le sensazioni raccolte in giro per il mondo.

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