One Travel One Color

​

Viaggio con Carlo.

 

Complessivamente è stato un viaggio semplice, sia nella sua organizzazione, sia durante lo svolgimento, e non pericoloso.

La parte più bella è la natura, veramente rigogliosa, spesso selvaggia e molto varia. Le città non rivestono un particolare interesse da un punto di vista storico-artistico, essendo città “nuove”. L’unica che racchiude in sé un po’ di storia è Malacca, dove però il patrimonio culturale non è ben sfruttato. In tutte le altre città ci sono tante piccole cose da vedere, ma niente di eccezionale.

Da un punto di vista sociologico, interessante vedere come la Malesia sia un paese molto più avanti rispetto agli altri stati del sud-est asiatico in termini di progresso: nessun tuk-tuk, motorini impazziti, clacson perenni, attraversamenti impossibili, fogne a cielo a parte, baracche etc etc… 

È molto presente e molto visibile il conflitto interetnico tra malesi e cinesi. Le due etnie si mantengono strettamente separate e, mentre i cinesi detengono la maggioranza del potere economico, i malesi hanno molti più diritti e privilegi politici e civili. La situazione non è drammatica, ma si avverte comunque un problema sociale nella gestione di questa diversità.

Infine i malesi non sono un popolo particolarmente ospitale: niente sorrisoni o ricerca di grandi contatti, ma allo stesso tempo nessuno vi stresserà per comprare qualcosa/andare in un ristorante etc etc… modalità vivi e lascia vivere.

Nel caso in cui foste mai tentati dall’assaggiare quello strano frutto la cui immagine troverete stampata ogni dove con un segno di divieto sopra, non fatelo. Il durian non è di quelle cose che puzzano un sacco, ma sono buone. Il durian puzza un sacco e fa pure schifo.

​

Clicca su Info pratiche per organizzare un viaggio in Malaysia 

per maggiori dettagli

Clicca su Itinerario per dettagli sulle diverse tappe

​