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Info pratiche per organizzare un viaggio in Malaysia
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PRIMA DI PARTIRE:
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Visto: Per cittadini italiani è sufficiente richiedere il visto all’entrata in aeroporto, sia per Singapore sia per Malesia
Salute / Vaccini: Finché si resta nella Malesia centrale e in zone urbane, non è necessario alcun vaccino specifico, per quanto antiepatite A e richiami antitifica e antitetanica siano sempre consigliati. Per il Borneo ho valutato la profilassi antimalarica, ma considerata la stagione e l’altitudine a cui sarei andata (4000 mt), con il medico specializzato in medicina di viaggio abbiamo valutato sufficiente la procedura antizanzara (spray con fattore 4, insetticida biokill da spruzzare sui vestiti la sera prima). Per viaggi in zone più selvagge e naturali del Borneo la profilassi antimalarica è probabilmente necessaria.
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Clima: Inutile dirlo, in Malesia fa caldissimo. Oltretutto si tratta di quel caldo equatoriale umido e appiccicoso, che sembra non ti si stacchi mai dalla pelle. Nelle città il cielo è sempre stato una cappa grigia, mentre nelle isole il clima era sereno. Complessivamente il tempo è stato buono, con qualche pioggia nel tardo pomeriggio / sera. Gli unici due giorni di tempo veramente piovoso sono stati sul Monte Kinabalu.
UNA VOLTA ARRIVATI
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Trasporti: Gli aerei sono molto efficienti (AirAsia, Malaysian Airlines), non ho mai riscontrato ritardi o problemi di bagaglio. Anche il sistema dei bus funziona bene, i biglietti possono essere facilmente comprati in anticipo su BusOnlineTicket oppure direttamente presso le stazioni degli autobus. Meglio avere sempre a portata di mano almeno una felpa, l’aria condizionata è spaventosamente forte.
Consigliato scaricare l’app “Grab”, che funziona come uber, con la possibilità di monitorare sul gps il taxi in arrivo, pagare prima con la carta… serve numero di telefono malese per registrarsi.
Internet: La sim con il traffico dati incluso si può comprare sia a Singapore, con possibilità di usarla anche in Malesia (sebbene funzioni bene soltanto nelle città), sia direttamente in Malesia (con buona ricezione anche sulle isole e nel Borneo. Pratica ed economica (una decina di euro per 30 giorni), si attiva entro un’ora dall’inserimento nel telefono. Sia in aeroporto sia nelle stazioni degli autobus si trovano vari banchetti di vendita con personale preparato ad abilitare sim e dati senza neanche cambiare la lingua. Chiedono sempre passaporto da fotocopiare.
Cibo: Molto vario, si trova tutta la cucina asiatica. A Singapore una delle specialità è il granchio, in tutte le sue forme e dimensioni, cucinato con diversi tipi di salsa. Ho spesso mangiato anche street food senza mai avere problemi di salute.
Abbigliamento: Nonostante sia un paese musulmano, non è richiesto niente alle donne in visita e non mi sono mai sentita a disagio anche con gonne o pantaloncini.
Lingua: L’inglese è parlato praticamente da tutti, con accenti più o meno discutibili.
Costi: La Malesia è un paese abbastanza economico: trasporti, alberghi e cibo costano molto meno che in Europa. In termini relativi costano tanto gli alcolici (nel senso che costano quanto in Italia) e ovviamente i posti più turistici sono più cari. Singapore è più cara della Malesia ma comunque meno rispetto all’Europa.
Soldi: Sono partita con un po’ di contanti in Euro, ma non li ho mai usati. È molto semplice prelevare direttamente, bancomat diffusi. Nei paesi più grandi spesso si può pagare direttamente con la carta.
L’organizzazione di un viaggio in India è abbastanza complicata rispetto ad altre destinazioni e necessita di una certa dimestichezza oltre che a parecchio tempo.
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