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India - Rajasthan

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La prima esperienza con i treni indiani, è sul Delhi – Agra. Da Nizamuddin railway station (NZM) a Agra Cantt (AGC), 2AC, 745 rupie a biglietti, ca 3h. Puntuale, sporco ma non sporchissimo.

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Aspettative altissime ovviamente, il Taj Mahal da solo costituisce una buona parte delle ragioni per le quali sono venuta fin qui. Primo pomeriggio a Fatehpur Sikri, città murata mogul, la cui architettura è un bellissimo misto di stile indù e islamico e riflette la visione politica e filosofica degli imperatori moghul ed il loro stile di governo. La città si trova a un’oretta di taxi da Agra, organizziamo il tutto con il nostro hotel. In teoria ci garantiscono anche la guida per la città, in pratica come sempre in India, una volta arrivati li carichiamo un ragazzo che fa un po’ il simpatico e ci racconta due cavolate, cerca di farci comprare dei vestiti da regalare nella moschea e si aspetta che elargiamo mance un po’ a chiunque. Fatehpur Sikri veramente bellissima, un contrasto di colori pazzesco tra il blu del cielo e il rosso dell’arenaria, lungo il viaggio ci abitueremo un po’ a questi colori, ma il primo impatto è veramente meraviglioso.

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Secondo giorno è finalmente tempo di vedere una delle sette meraviglie del mondo moderno… arriviamo davanti e vediamo una coda lunghissima e meravigliosa: la parte delle donne (le due code sono separate) è un’esplosione incredibile di colori! I sari indossati sono meravigliosi e riccamente decorati, dai colori sempre sgargianti. Ci si prospetta una lunghissima attesa davanti, quando scopriamo che per i turisti stranieri c’è una biglietteria separata senza coda alcuna. Questo lusso è compensato dal prezzo del biglietto che, come tutte le attrazioni turistiche in India, è 10 volte tanto quanto pagato dagli indiani. Finalmente davanti al Taj, rimango un attimo senza fiato da tanta bellezza e perfezione. Difficile descriverlo, è veramente meraviglioso… I visitatori dentro sono tantissimi, ma la magia del luogo non ne viene scalfita. Il Taj Mahal è un dono d’amore, un mausoleo fatto costruire dall’imperatore moghul Shah Jahan in memoria di Mumtaz Mahal, la sua moglie preferita, morta durante un parto. Ancora non sazi di tanta bellezza, il mattino dopo ci rechiamo presso uno degli ostelli di Taj Ganj, con terrazza davanti al Taj, per poterlo vedere da lontano con la luce dell’alba, sorseggiando un pessimo caffè, col solo rumore delle scimmiette che saltano da un tetto all’altro.

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Vediamo anche l’Agra Fort, dalle cui finestre è possibile vedere in lontananza il Taj Mahal e il mausoleo di Itimad-ud-Daulah, detto anche il “baby Taj”, sulla riva del fiume Yamouna. Entrambi molto belli, quest’ultimo soprattutto grazie al fatto di essere quasi sempre deserto. Sebbene molto più piccolo del Taj Mahal, è estremamente curato, di marmo intarsiato. Particolarmente affascinante alla luce del tramonto, che tinge il marmo di una sfumatura rosata.

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Sebbene detenga dei monumenti pazzeschi e conosciuti in tutto il mondo, ho trovato Agra estremamente povera. Lo stato di cui fa parte, l’Uttar Pradesh, è in effetti uno dei più popolosi ed arretrati dell’India. Al di fuori dal ristretto centro, è difficile vedere case in muratura che non siano baracche ai bordi della strada.

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Pasti e Alberghi e varie:

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  • Howard Plaza The Fern: 4 stelle, 80 € doppia. Vale il discorso sugli alberghi riportato nelle note pratiche. Pulito, ma non lussuoso, con cambia valute e desk dedicato al turismo per prenotazione taxi. Personale abbastanza scortese.

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  • Dasaprakash Restaurant: Ristorante tipico India del sud, prepara degli ottimi dosa ad un prezzo veramente basso. Gentili e veloci, molto consigliato, anche per variare dalla cucina tipica dell’India del nord.

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  • Pinch of Spice: Ristorante di categoria più elevata, decisamente più caro della media e pieno esclusivamente di turisti. Buono ma poco caratteristico, la cucina è comunque molto speziata e piccante nonostante il target più turistico.

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Agra

Taj Mahal
Agra Fort
View from Baby Taj
Baby Taj
Taj Mahal
Taj Mahal
Fathepur Sikri
Alba sul Taj Mahal
Fathepur Sikri
Alba sul Taj Mahal
Baby Taj
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Non viaggio per lavoro, viaggio per cercare di scoprire come ogni popolo cerca la sua felicità. Amo pensare alla sensazione di colore che ogni viaggio mi lascia nei ricordi e nel cuore.

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Mi piace organizzare i miei viaggi in autonomia, questo blog è per condividere tutte le informazioni pratiche, le impressioni e le sensazioni raccolte in giro per il mondo.

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